Durante la sua permanenza in Romagna, visse prevalentemente a Rimini.
Era proprietaria di un'osteria sul fiume Uso e aveva diritto di traghetto e di riscossione del relativo dazio anche sul Fiumicino[3].
Era nata e viveva a Brescia,[4] città di cui Pandolfo era diventato Signore nel 1404, ed apparteneva alla famiglia nobile dei Bargnani.
Persa la Signoria nel 1421, Pandolfo si trasferì con i figli a Rimini.
Morto Pandolfo, i bambini andarono a vivere dallo zio paterno Carlo I Malatesta a Rimini[5].
I fratelli esercitarono il governo in forma collegiale fino alla morte di Galeotto nel 1432, poi Sigismondo e Domenico si divisero i possedimenti. A Domenico toccò Cesena, Bertinoro, Meldola, Cervia e altri contadi; a Sigismondo la parte orientale del Rubicone[6].
Altre fonti riportano invece che dapprima a ereditare fu Galeotto Roberto, poi alla sua morte subentrarono Sigismondo e Domenico[2]. Altre fonti ancora spiegano che in effetti soltanto Galeotto era maggiorenne e governò con l'aiuto della zia Elisabetta Gonzaga, vedova di Carlo I Malatesta[6].
Antonia interveniva spesso per risolvere i conflitti nascenti tra i figli[3].