1484, Sepolcro, sontuoso monumento funebre della gentildonna palermitana Laura Rosso, moglie di Enrico Rosso, signore di Cerami e di Militello, attribuzione, scomposta nelle ricostruzioni postume, opera custodita nella chiesa di San Domenico di Militello Rosmarino.
Portale, monumentale manufatto marmoreo, varco d'accesso alla «Cammaredda» o sacello di Sant'Agata.
Retablo, elevazione marmorea costituente l'Altare di Sant'Agata. Sui vari ordini sono disposti i bassorilievi con le scene di martirio subiti: l'Asportazione della mammella, il Supplizio dei carboni ardenti; i pannelli raffiguranti il rientro delle sacre spoglie da Costantinopoli; la teoria di Angeli che presentano i simboli della Passione di Cristo; il trittico centrale ripartito in nicchie, scomparto mediano la mandorla riproducente Gesù incorona Sant'Agata presentata dalla Vergine Maria fra putti festanti, ai lati gli apostoli San Pietro e San Paolo, sul cornicione le statuette a tutto tondo degli evangelisti e rispettiva allegoria: Luca, Giovanni, Marco, Matteo.
Sepolcro Acuña, manufatto marmoreo, monumento funebre e sepoltura di Fernando de Acuña y de Herrera, conte di Buendía, opera commissionata dalla moglie Donna Maria d'Avila. Iscrizioni autografe: "HOC OPUS ET SEPVLCRVM ILLVDHIVSTRIS DONNI - FERDINANDI DEACVNA PRO REGIS SICILIE MANDAVIT - FIERI EIVS CHARISSIMA VXOR DONA MARIA DE AVILA - ANNO DOM. M. CCCCLXXXXV", e OPVS ANTONI DEFRERI MESSENESIS.