Antoinette nacque in una facoltosa famiglia cattolica, manifestando fin dalla più giovane età una forte propensione al misticismo. A venti anni, di fronte alla necessità, posta dai genitori, di un matrimonio combinato, preferì andarsene di casa, trovando prima accoglienza in un convento e poi, dal 1653 al 1662, lavorando in un orfanotrofio. Determinata a diffondere una propria concezione mistica della religione, si trasferì prima a Gand, poi a Malines dove nel 1663 pubblicò un libro che raccoglieva le proprie esperienze, La Parole de Dieu ou sa vie intérieure, e infine ad Amsterdam, dove incontrò Jean de Labadie, Comenius e Anna Maria van Schurman e pubblicò nel 1668La vie extérieure.
Nel 1671, con un gruppo di seguaci, si stabilì nell'isola di Nordstrand e di qui a Husum, ma l'intolleranza del clero, tanto cattolico che protestante, e delle autorità, che le sequestrarono la tipografia con la quale diffondeva i suoi scritti, costrinsero la comunità a migrare nella Frisia orientale, dove fondò un ospedale. Durante un viaggio verso Amsterdam, il 30 ottobre 1680, morì a Franeker, lasciando un gran numero di seguaci che tuttavia si dispersero in breve tempo.
I suoi scritti, compresa una biografia con la narrazione delle sue visioni, furono raccolti dal discepolo Pierre Poiret e pubblicati ad Amsterdam nel 1686. Pubblicati anche a Londra nel 1699, si diffusero particolarmente in Scozia, provocando la loro condanna dal clero presbiteriano ma influenzando Andrew Michael Ramsay, massone fondatore del rito scozzese.
Bibliografia
F. Weber, Antoinette Bourignon. Mystikerin und positive Indifferentistin, Stuttgart 1999
M. de Baar, Ik moet spreken'. Het spiritueel leiderschap van Antoinette Bourignon (1616-1680), Zutphen 2004