L'evangelizzazione di questa regione del nordeuropa iniziò abbastanza presto. Fu nell'VIII secolo che Atrebanus, discepolo di Willeado, primo vescovo di Brema, percorse la regione di Dithmarschen fondandovi una stazione missionaria, ma trovò la morte per mano dei Sassoni attorno al 780.
Nel IX secolosant'Ansgario eresse una prima chiesa a Schleswig, ma i successi missionari furono interrotti da una reazione pagana. Fu solo nel X secolo che l'opera di evangelizzazione dei missionari provenienti da Amburgo-Brema ebbe successo. Nel 948 furono erette tre diocesi: Ribe, Århus e Schleswig.
Il primo vescovo noto è Hored, che nel giugno 948 prese parte al concilio di Ingelheim, convocato per risolvere lo scisma nella chiesa di Reims con la sede disputata fra due contendenti, Artaldo e Ugo di Vermandois.
Nel 988 la diocesi di Schleswig cedette una porzione di territorio a vantaggio dell'erezione della diocesi di Odense.
Molte furono le abbazie ed i monasteri presenti sul territorio diocesano, che contribuirono allo sviluppo materiale e spirituale della regione. Tra questi si ricordano in particolare le abbazie cistercensi di Løgumkloster, di Guldholm e di Schleswig, e i conventi francescani di Hadersleben, di Tondern e di Schleswig.
L'ultimo vescovo cattolico in comunione con la Santa Sede fu Gottschalk di Ahlefeldt; particolarmente accondiscendente con re Cristiano III di Danimarca, contrattò col sovrano il passaggio di consegne al predicatore Tilemann von Hussen che sarebbe divenuto il vescovoprotestante dopo la sua morte: il 25 gennaio 1541, la diocesi cattolica divenne quindi una sede evangelica che tuttavia soffrì le intricate vicende dinastiche della zona, che si frantumò fra domini danesi diretti, quelli dei loro parenti e vassalli gli Holstein-Gottorp, e i feudi danesi ricadenti nel Sacro Romano Impero. Nel 1624 la diocesi fu quindi incamerata come proprietà della Corona.