È figlia della ballerina e insegnante di danza Lilija Čapkis e del tenore Jevhenij Safrončik. Debutta nella recitazione all'età di quattro anni in Fiaba dello zar Saltan di Aleksandr Puškin. A sette anni è stata iscritta all'Accademia Nazionale dello Spettacolo di Kiev, dove ha trascorso gli anni studiando musica, canto, ballo e recitazione.[1] All'età di dodici anni si è trasferita in Italia insieme alla madre, più precisamente ad Arezzo. Nel 1998, dopo essere stata eletta Miss Toscana, è entrata nella fase finale del concorso di Miss Italia, arrivando ottava.
Nel 2000 ha fatto il proprio debutto al cinema in C'era un cinese in coma, diretto da Carlo Verdone, e nello stesso anno è apparsa nei filmWelcome Albania diretto da Fabrizio Maria Cortese e Metronotte diretto da Francesco Calogero, in cui ha interpretato il ruolo di Nadia Lecetti. Tra il 2001 e il 2003 ha partecipato alla miniserie TV di Rai 1Angelo il custode, all'episodio Bellissima della serie TVDon Matteo 3, all'episodio Golden goal della serie Carabinieri e infine alla serie di Rai 2Vento di ponente 2. È diventata nota al grande pubblico nel 2004, quando è entrata nel cast della soap opera di Canale 5CentoVetrine, in cui ha interpretato il ruolo della perfida Anna Baldi. Il personaggio, una ragazza determinata e cinica, subisce in seguito un'evoluzione in positivo, uscendo di scena nel 2007.
Nel 2017 viene scelta dal brand Talco come testimonial della campagna pubblicitaria autunno/inverno,[3] ha interpretato il personaggio di Riccarda in una puntata di Camera Café di ottobre, e a novembre è tornata con la quarta stagione della serie Le tre rose di Eva. Nel 2019 ha presentato Festival Show, l'evento musicale estivo organizzato dalle emittenti radiofoniche Radio Birikina e Radio Bella&Monella e che ogni anno, dal 2018, si svolge in varie città italiane, soprattutto del Veneto e del Friuli-Venezia Giulia. Nel 2024 è tornata a recitare sul piccolo schermo con il ruolo di Elena Astolfi nella miniserie di Canale 5 Se potessi dirti addio, accanto a Gabriel Garko.[4]