Nacque a Magasa, a quei tempi territorio del Trentino, il 2 febbraio del 1803 nella casa patriarcale della famiglia dei Vicario-Sendrì di via Dante in una famiglia benestante figlio unico di Giovanni e Caterina Mazza.
Avviato agli studi presso l'Istituto Lodron di Salò, intraprese la carriera di impiegato amministrativo in Val Vestino e nei territori circostanti. Fu soprannominato dai compaesani con il termine di Vicario perché ricoprì per tre anni nel Comune di Magasa la carica di “Vicario”, ossia di giudice civile eletto a maggioranza dai capifamiglia maschi, al servizio dei Conti Lodron, signori feudali della Val Vestino fino al 1826.
L'amnistia civile-penale del 3 ottobre 1866 riguardante tutti quei cittadini tirolesi cooperanti con il Corpo Volontari Italiani di Garibaldi lo salvò da un imminente procedimento giudiziario.
^Tullio Marchetti, Fatti e uomini e cose delle Giudicarie nel Risorgimento (1848-1918), Scotoni, Trento 1926.
Bibliografia
Tullio Marchetti, Fatti e uomini e cose delle Giudicarie nel Risorgimento (1848-1918), Scotoni, Trento 1926.
Gianpaolo Zeni, La guerra delle Sette Settimane. La campagna garibaldina del 1866 sul fronte di Magasa e Val Vestino, Comune e Biblioteca di Magasa, 2006.
G. Poletti e G. Zontini, Caribalda.La campagna garibaldina del 1866 nei diari popolari di Francesco Cortella di Storo e Giovanni Rinaldi di Darzo, Gruppo Il Chiese, Storo 1982.
R. Gasperi, Per Trento e Trieste. L'amara prova del 1866, 2 voll. Trento 1968