Pianta perenne, provvista di una radice carnosa da cui si diparte un fusto robusto che può raggiungere un'altezza di 2 m.; fusto cilindrico, ramoso, striato, suffuso di violetto, finemente pubescente nello scapo fiorale; guaine nodali (3–6 cm), avvolgono la base dei rami laterali; foglie basali con picciolo lungo 10–40 cm, 3 pennate, con segmenti elementari ovato-acuminati, dotati di una setola sottile ed appuntita posta nella parte apicale: ombrelle ampie, con 30-50 raggi pubescenti; ombrelle di 2º ordine a calotta (composta), con involucretto di brattee filiformi, patenti; petali bianco rosei; frutto formato da due achemi addossati l'uno all'altro.
Distribuzione e habitat
Pianta comune dall'odore aromatico e dal sapore acro-piccante, cresce nei boschi umidi e nelle forre fino a 1600 m. Fiorisce da giugno ad agosto
Curiosità
La leggenda vuole che sia stato l'arcangelo Raffaele a far conoscere agli uomini l'angelica. Gli antichi attribuivano a questa pianta proprietà quasi miracolose: debellava la peste, neutralizzava gli effetti dei veleni, prolungava la durata della vita.
Ai nostri giorni tali virtù sono state molto ridimensionate ed è apprezzata in erboristeria come stimolante dell'apparato digerente e come antisettico.
^(EN) Angelica sylvestris, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 12/8/2024.
Bibliografia
Maria Luisa Sotti, Maria Teresa della Beffa, Le piante aromatiche. Tutte le specie più diffuse in Italia, Milano, Editoriale Giorgio Mondadori, 1989, ISBN88-374-1057-3.
Giovanni Galetti, Abruzzo in fiore, Edizioni Menabò - Cooperativa Majambiente - 2008