Ciclista di buon livello, è passato alla storia di questo sport soprattutto per essere stato il coautore di una delle pagine più singolari del ciclismo, verificatasi in una corsa già di per sé particolarissima, la Parigi-Roubaix del 1949.
Quell'anno era nella fuga decisiva insieme a Jesus-Jacques Moujica e Frans Leenen, ma a poca distanza dal velodromo di Roubaix, dove aveva termine la gara, vennero indirizzati nella direzione sbagliata da un giudice di percorso. I tre riuscirono a entrare nel velodromo da una porta secondaria. Mahé batté Leenen in volata e cominciò a festeggiare la vittoria, mentre Moujica arrivò leggermente attardato a causa di una caduta. Di lì a poco sopraggiunse Georges Martin, altro componente della fuga staccatosi in precedenza, seguito dal gruppo dei battuti, con Serse Coppi, fratello del celeberrimo Fausto Coppi, che conquistò il quinto posto. Saputo cosa avevano fatto i fuggitivi, i fratelli Coppi protestarono e ne chiesero la squalifica per essere entrati nel velodromo da un punto fuori dal percorso stabilito (cosa vietata dai regolamenti dell'UCI) e l'assegnazione della vittoria a Serse, che venne riconosciuto vincitore. Mesi dopo l'organizzazione della corsa decise comunque di assegnare a Mahé, Leenen e Moujica dei premi speciali equivalenti a quelli per i primi tre classificati[1].