Analisi shift-share
L'analisi shift-share è una tecnica che consente di scomporre il tasso di crescita di una grandezza economica (gli aggregati della Contabilità nazionale, la produzione, l'occupazione, ecc.) in componenti strutturali e locali. Nell'esposizione che segue si intende per "nazionale" una qualsiasi area territoriale articolata in subaree e per "regione" una sua articolazione; la "nazione" potrebbe quindi essere l'Europa come la Puglia, una "regione" potrebbe essere la Polonia come la provincia di Lecce.
Scomposizione della crescita
Siano:
- la grandezza che interessa,
- gli indici delle "regioni" in cui si articola la "nazione",
- gli indici dei settori economici (generalmente individuati, in Italia, facendo ricorso alla classificazione ATECO),
- il tasso di crescita di (nell'espressione del quale si omettono, per semplicità, i pedici e ).
Il tasso di crescita di nella regione e nel settore , , può essere scomposto come segue:
da cui:
Si tratta di semplici identità, nelle quali indica il tasso di crescita "nazionale" e indica il tasso di crescita del settore nell'intera area considerata. Quindi:
- indica la differenza di crescita tra il settore e l'intera economia,
- indica la differenza tra la crescita del settore a livello regionale e a livello nazionale.
Il tasso di crescita di nella regione e in tutti i settori è dato da:
Indicando con il peso iniziale del settore nella regione
(ad esempio, se è l'occupazione, il rapporto tra il numero di occupati nel settore e il numero totale di occupati nella regione all'inizio del periodo), e considerando che , si può scrivere:
Si può quindi dire che il tasso di crescita di nella regione è dato dalla somma di tre componenti:
- una componente nazionale , detta anche componente tendenziale, che esprime la "condivisione" (share), da parte della regione considerata, della crescita dell'intera area di cui essa è articolazione;
- due "scostamenti" (shift) dalla componente nazionale, dati da:
- una componente strutturale , che esprime il contributo dato da settori nei quali cresce più o meno rapidamente rispetto alla media; ad esempio, se l'occupazione cresce nei servizi più di quanto cresca nell'agricoltura e nell'industria, e se nella regione considerata il settore dei servizi pesa più che in altre, allora la regione farà registrare un tasso di crescita dell'occupazione maggiore di quello medio nazionale;
- una componente locale , che esprime la differenza di crescita tra la regione e la nazione.
Esempio
L'occupazione in Italia dal I trim. 2007 al I trim. 2008
Dal primo trimestre 2007 al primo trimestre 2008 l'occupazione, in Italia, ha fatto registrare le seguenti variazioni (dati in migliaia di unità):[1]
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I trim. 2007
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I trim. 2008
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tasso di crescita
|
Agricoltura
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895 |
875 |
-0,022
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Industria
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6.907 |
6.834 |
-0,011
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Servizi
|
15.045 |
15.462 |
0,028
|
Totale
|
22.847 |
23.171 |
0,014
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Aumento dell'occupazione nel Centro
Nel Centro si è avuto il seguente andamento:
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I trim. 2007
|
I trim. 2008
|
tasso di crescita
|
Agricoltura
|
136 |
110 |
-0,191
|
Industria
|
1.256 |
1.264 |
0,006
|
Servizi
|
3.282 |
3.477 |
0,059
|
Totale
|
4.674 |
4.850 |
0,038
|
Si vede che l'aumento dell'occupazione è stato maggiore di quello medio nazionale. Si può scomporre il tasso di crescita del Centro come segue:
- componente nazionale: 0,014;
- componente strutturale: 0,002; infatti:
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Agricoltura
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-0,022-0,014=-0,037 |
136/4674=0,029 |
-0,001
|
Industria
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-0,011-0,014=-0,025 |
1256/4674=0,269 |
-0,007
|
Servizi
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0,028-0,014=0,014 |
3282/4674=0,702 |
0,010
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0,002
|
- componente locale: 0,022; infatti:
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Agricoltura
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-0,191-(-0,022)=-0,169 |
0,029 |
-0,005
|
Industria
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0,006-(-0,011)=0,017 |
0,269 |
0,005
|
Servizi
|
0,059-0,028=0,032 |
0,702 |
0,022
|
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0,022
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e si ha: 0,014+0,002+0,022=0,038.
Si può calcolare che, se il tasso di crescita dell'occupazione nel Centro fosse stato uguale a quello nazionale, si sarebbe avuto un aumento di 66 migliaia di unità (4.674×0,014); la componente strutturale ne aggiunge 8 (4.674×0,002), quella locale ben 102 (4.674×0,022), per un incremento totale di 176 migliaia di unità.
Il risultato può essere interpretato come segue:
- l'occupazione cresce in Italia solo nel settore dei servizi, che aveva nel I trimestre 2007 un peso, nel Centro, di oltre il 70%; tuttavia, essendo modesta la differenza tra i tassi di crescita nei servizi e nell'intera economia, e diminuendo l'occupazione negli altri settori, il relativo contributo è piuttosto contenuto;
- l'occupazione nel settore dei servizi, peraltro, cresce a livello locale più che a livello nazionale (+3,2%); ciò, unitamente al peso rilevante del settore nel Centro, consente un tasso di crescita significativamente maggiore di quello nazionale.
Diminuzione dell'occupazione nel Mezzogiorno
Ben diversa la situazione nel Mezzogiorno:
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I trim. 2007
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I trim. 2008
|
tasso di crescita
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Agricoltura
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413 |
402 |
-0,0266
|
Industria
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1.525 |
1.502 |
-0,0151
|
Servizi
|
4.446 |
4.465 |
0,0043
|
Totale
|
6.384 |
6.369 |
-0,0023
|
Si può scomporre il tasso di crescita negativo come segue:
- componente nazionale: 0,0142;
- componente strutturale: 0,0012; infatti:
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Agricoltura
|
-0,022-0,014=-0,037 |
413/6384=0,065 |
-0,0024
|
Industria
|
-0,011-0,014=-0,025 |
1525/6384=0,239 |
-0,0059
|
Servizi
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0,028-0,014=0,014 |
4446/6384=0,696 |
0,0094
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0,0012
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- componente locale: -0,0177; infatti:
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Agricoltura
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-0,0266-(-0,0223)=-0,0043 |
0,065 |
-0,0003
|
Industria
|
-0,0151-(-0,0106)=-0,0045 |
0,239 |
-0,0011
|
Servizi
|
0,0043-0,0277=-0,0234 |
0,696 |
-0,0163
|
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-0,0177
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e si ha: 0,0142+0,0012-0,0177=-0,0023.
Si può calcolare che, se il tasso di crescita dell'occupazione nel Mezzogiorno fosse stato uguale a quello nazionale, si sarebbe avuto un aumento di 91 migliaia di unità (6.384×0,014); la componente strutturale ne aggiunge 7 (6.384×0,0012), ma quella locale ne toglie ben 113 (6.384×-0,0177), per una diminuzione complessiva di 15 migliaia di unità.
Mentre la componente strutturale opera in misura analoga a quella osservata per il Centro, un tasso di crescita locale dell'occupazione nei servizi minore di quello nazionale (-2,3%) comporta una riduzione del numero di occupati.
Note
Voci correlate
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