Amina del Marocco (in arabo أمينة المغرب; Antsirabe, 8 aprile 1954 – Rabat, 16 agosto 2012) è stata una principessa e dirigente sportiva marocchina.
Biografia
Gioventù e matrimonio
La principessa Amina, detta "Mina", nacque con parto cesareo nel 1954 durante l'esilio della sua famiglia ad Antsirabe, in Madagascar, unica figlia di Muhammad V e di Lalla Bahia.[1][2]
Al ritorno in patria della sua famiglia nel 1955, venne trasferita a villa Yasmina per la volontà del padre di proteggerla dagli intrighi di corte.[2] Aveva a propria disposizione una scuola elementare privata, uno zoo e un cinema.[2] Fu nominata presidentessa della Lega marocchina per la protezione dell'infanzia (LMPE) all'età di tre anni.[1]
Ebbe una severa governante tedesca, Jeanne Reiffel, e crebbe con le compagne Malika Oufkir (per undici anni), Fawzia e Rachida.[2] Nonostante la morte del padre nel 1961, non perse i propri privilegi in quanto il fratellastro Hasan II promise al re Muhammad V che avrebbe trattato Amina come una figlia.[2]
Sin da giovane praticò l'equitazione.[3] Terminata la scuola secondaria al Collège royal di Rabat, studiò filosofia all'Università Mohammed V, ma in maniera inconcludente.[1][2][3] Oltre all'arabo, padroneggiava l'inglese e il francese.[3] Il 30 marzo del 1973 sposò nel palazzo reale di Rabat lo sharif e mulay Idris Al-Wazani (1942-1999).[1]
Attività e morte
Nel 1980 aprì una scuderia privata per l'allevamento dei cavalli presso Sidi Brini e inaugurò la Settimana del cavallo di Rabat.[4] Istituì la sezione nazionale di Special Olympics nel 1994, la prima organizzazione marocchina attiva nella sviluppo delle persone con disabilità intellettive attraverso lo sport.[5][6] Dal 1999 fino alla morte presiedette la Federazione Reale Marocchina degli Sport Equestri (FRMSE).[1]
Ricoprì la carica di presidentessa onoraria di Special Olympics Middle East-North Africa (MENA) dal 2006 al 2008.[1] Nel gennaio dello stesso anno entrò nel Consiglio Internazionale di Special Olympics e venne eletta rappresentante della MENA per quattro anni di seguito, mantenendo la carica fino al 2011.[6] Durante il suo mandato ospitò il Congresso Globale di prima classe di Special Olympics a Marrakech, nel 2010.[6]
Morì all'età di 58 anni nel 2012 al palazzo reale di Rabat, dopo meno di quattro mesi in cui fu malata di cancro ai polmoni.[1][6] Il 17 agosto si tenne il funerale nella moschea Ahl Fas e fu tumulata nel mausoleo di Moulay El Hassan.[1][7]
Patrocini
Amina del Marocco è stata patrona o ha ricoperto incarichi per le seguenti organizzazioni:[1]
- Presidentessa della Lega marocchina per la protezione dell'infanzia (1957-2011);
- Presidentessa della Federazione Reale Marocchina degli Sport Equestri (1999-2011);
- Presidentessa dell'Organizzazione marocchina delle Madri;
- Presidentessa dell'Organizzazione panafricana della Lotta contro l'AIDS (OPALS);[4]
- Presidentessa onoraria dell'Associazione Hadaf;
- Presidentessa del Comitato Organizzatore della Settimana del cavallo;
- Presidentessa onoraria dell'Associazione Marocchina di Promozione delle Arti per i Disabili;
- Membro onorario del Movimento Globale delle Madri;
- Arbitro Generale della National Hurdles Competition;
- Capo Coach della Squadra Equestre Nazionale Marocchina;
- Institut S.A.R. Lalla Amina;
- École Lalla Amina;
- Lycée Lalla Amina di Meknès;
- Maison d'Enfants Lalla Amina di Taroudant.
Discendenza
Amina del Marocco e Idris Al-Wazani ebbero una figlia:[1]
- Sharifa Lalla Sumaya, sposò il 26 gennaio del 2000 Karim Tazi, pilota della Royal Air Maroc (RAM) dal 1993, con cui ebbe due figli:
- Mulay Amin;
- Mulay Minouche.
Titoli e trattamento
Ascendenza
Onorificenze
Onorificenze marocchine
Altri riconoscimenti
Note
- ^ a b c d e f g h i j k l (EN) Christopher Buyers, MOROCCO12, su royalark.net. URL consultato il 6 luglio 2023.
- ^ a b c d e f (FR) Zineb El Rhazoui, Les mystères de la petite sœur d'Hassan II, su setal.net, 23 agosto 2012. URL consultato il 17 febbraio 2024.
- ^ a b c (FR) Décès de S.A.R. la Princesse Lalla Amina, su lematin.ma. URL consultato il 17 febbraio 2024.
- ^ a b (FR) Lalla Amina, Une Princesse sans chichis, su archive.wikiwix.com, 8 maggio 2014. URL consultato il 17 febbraio 2024.
- ^ (EN) Special Olympics Morocco, su uir.ac.ma, 12 novembre 2019. URL consultato il 17 febbraio 2024.
- ^ a b c d (EN) Mandy, HRH Princess Lalla Amina: April 14, 1954 – August 17, 2012, in specialolympicsblog.wordpress.com, 17 agosto 2012. URL consultato il 6 luglio 2023.
- ^ (EN) HRH Princess Lalla Amina dies, su mapnews.ma, 16 agosto 2012. URL consultato il 17 febbraio 2024.
- ^ (EN) IN MEMORIAM: HRH PRINCESS LALLA AMINA (MAR), 1954 - 2012, su inside.fei.org, 17 agosto 2012. URL consultato il 18 febbraio 2024.
Collegamenti esterni