Amalia trascorse la sua infanzia nel castello dei genitori, presso Braunfels; essa entrò a far parte del seguito di Elisabetta Stuart, moglie dell'elettoreFederico V del Palatinato, il Re d'inverno di Boemia. Dopo che le forze imperiali sconfissero Federico V, essa fuggì assieme alla regina incinta verso Occidente, benché nessuno offrisse loro ospitalità a causa del divieto emanato dall'Imperatore; Elisabetta, durante la fuga, entrò in travaglio ed Amalia le fu accanto, aiutandola nel parto del figlio Maurizio (1620-1652).
Il termine del loro viaggio fu L'Aia, dove lo stadtholderMaurizio di Nassau diede loro asilo; la coppia reale in esilio frequentava spesso la corte e fu così che il fratello minore di Maurizio, il principe Federico Enrico, si innamorò di Amalia. Essa si rifiutò di divenirne l'amante e pretese il matrimonio.
Alla sua morte, Maurizio di Nassau fece promettere al fratellastro Federico Enrico di sposarsi; il 4 aprile 1625 egli sposò quindi Amalia di Solms-Braunfels.
Moglie dello stadtholder
Dopo la morte del fratellastro Maurizio, Federico Enrico divenne stadtholder della Repubblica delle Sette Province Unite e la sua influenza politica crebbe notevolmente, così come quella di Amalia. Essa ed il marito riuscirono a migliorare la vita a corte e avviarono la costruzione di numerosi palazzi, tra cui quello di Huis ten Bosch. Amalia fu la promotrice di numerosi matrimoni reali, tra cui quello del figlio Guglielmo II con Maria Enrichetta, principessa reale d'Inghilterra e Scozia (figlia di reCarlo I d'Inghilterra), e delle figlie con numerosi principitedeschi. Dopo la morte del figlio Guglielmo II essa divenne la principale tutrice del nipote Guglielmo III, che divenne re d'Inghilterra.