Alice Pashkus nacque il 21 febbraio 1911 in Germania.[1]
Secondo Jon Verbalis, la Pashkus prese lezioni di pianoforte da Elie Robert Schmitz.[2] Frequentò anche la facoltà di medicina. Nel 1935 si trasferì negli Stati Uniti e, dopo aver incontrato Theodore Pashkus[3] si dedicò alla pedagogia strumentale soprattutto del violino e del pianoforte.[4] Negli anni successivi continuò a insegnare alternativamente negli Stati Uniti (prevalentemente a New York), e in Europa (a Parigi, Vienna e Atene). Il suo lavoro più influente fu svolto in collaborazione con il marito. Ad una certa epoca, i Pashkus erano considerati insegnanti di violino di alto livello, ma dalle testimonianze non sempre i giudizi furono unanimemente positivi. Alice Pashkus collaborò anche con Jacques Thibaud.[5] Nel 1952 Thibaud, docente presso l’Accademia Chigiana di Siena, assunse come assistenti Alice e Theodore Pashkus.[6] Durante la loro carriera, i Pashkus furono consulenti di diversi concertisti e professionisti fra i quali si ricordano Ossy Renardy[7], Yehudi Menuhin, Ivry Gitlis, Michèle Auclair, Blanche Tarjus, Anna Bonomelli[8], Gilopez Kabayao[9], Franco Gulli[10] ed Enzo Porta[11]. Gli studenti di pianoforte di Alice Pashkus includono Jon Verbalis[2] e Yorgos Manessis[12].
Enzo Porta sintetizza alcune considerazioni di Gulli in merito al metodo Pashkus:
«Gulli non crede nella fisiologia violinistica, pur ammettendo che a volte questo tipo di insegnamento può dare una visione nuova riguardo a un problema che ci affligge. Egli stesso ha incontrato Theodore Paskus [sic], del quale ricorda l’ottimo insegnamento riguardo all’impiego e al controllo del peso del braccio destro, ma ciò nonostante egli ritiene che un tale approccio al violino sia collocato su una via che troppo diverge dalla musica e che facilmente si trasforma in una sorta di meccanicismo che gira su se stesso.»
Young Violinist’s Edition, New York, Remington Records, c. 1953-1956 [una serie di fascicoli con pezzi progressivi, revisionati, diteggiati e provvisti di esercizi preparatori, curati per la firma discografica Remington]
Note
^I dati anagrafici sono controversi; Enzo Porta riporta che nacque a Vienna (Cfr. Enzo Porta, Il Violino nella Storia, p. 205). Bad Gastein in Austria e la Germania sono anche stati menzionati. In nessuna fonte è indicato il suo cognome di nascita
^ Cfr. Enzo Porta, Il Violino nella Storia, p. 205
^ Cfr. Bullettino dell'Accademia musicale chigiana, 1952, p. 4 e p. 16
^Fu solo dopo la seconda guerra mondiale che Ossy Renardy ebbe con loro una serie di lezioni. Si era esibito in molti paesi come un bambino prodigio e aveva già fatto la registrazione in prima mondiale dei 24 Capricci Paganini nel 1940. Alice e Theodore Pashkus lo aiutarono a prepararsi ad apparire nuovamente sul palco dopo la guerra
^Cfr. S. Applebaum,Theodore and Alice Pashkus, p.31
Enzo Porta, Incontro con Franco Gulli, in «Esta Quaderni», (rivista ufficiale di ESTA Italia-European String Teachers Association), anno II, n. 4 (Dicembre 1992), pp. 11-15
Enzo Porta, Il Violino nella Storia, Maestri, Tecniche, Scuole, Torino, EDT, 2000, pp. 204-210