Parlando con persone che incontrò durante i suoi viaggi, Ali Bey affermava di essere nato ad Aleppo; ma più tardi venne identificato come Domingo y Badia Leblich, una spia spagnola di Giuseppe Bonaparte. William John Bankes, nel 1830, scrisse invece che Ali Bey era ebreo, e molti scrittori successivi hanno pensato che fosse un vero musulmano di origine marocchina, ma di educazione spagnola. Comunque, dichiarò di essere un musulmano per entrare in luoghi vietati ai non musulmani, tra cui la Grotta di Machpelah a Hebron e La Mecca.
Quando morì in Siria nel 1818 gli venne negata la sepoltura musulmana perché gli fu trovata addosso una croce. Questa, come suggerito da alcuni studiosi, è la prova inconfutabile che Ali Bey fingeva di essere musulmano al fine di viaggiare verso La Mecca e Medina.
Il racconto dei suoi viaggi (Viaggi di Ali Bey al-Abbasi in Africa ed in Asia dall'anno 1803 a tutto il 1807) venne pubblicato nel 1816.
Bibliografia
(ES) Alí Bei : un pelegrí català per terres de l'Islam: [catàleg]. [Compilació i coordinació dels articles: Alberto López]. Barcelona: Proa, 1996. ISBN 84-8256-309-2
(ES) Badia, Domènec, "Alí Bei". Viatges d'Alí Bei. Ed. completa amb tots els viatges, làmines i mapes realitzats pel mateix autor. Barcelona: Llibres de l'Índex, 2004. ISBN 84-95317-79-6