Mazzolini scrisse un lavoro sul "RADO", una tecnica di scrittura rapida, più lenta stenografia, ma molto più facile da imparare[3]. Inizialmente sposò la causa del volapük, poi passò all'esperanto. Durante i suoi molti anni di lavoro in esperanto, fu un lavoratore instancabile, collaborando alla stesura di otto giornali in esperanto, e scrivendo tre grammatiche e quattro dizionari[4]. Tenne più di venti corsi a Terni, Città di Castello e Perugia. Tra le altre cose, collaborò alla rivista dell'UEA, ed altre, come Literatura Mondo e Ondo de Daŭgava. Uno dei dizionari che creò fu il Glossario geometrico con molte illustrazioni. Su richiesta di Théophile Cart, si occupò di altri esperantisti italiani nella parte italiana del Oficiala Klasika Libro de Esperanto ("Libro classico ufficiale dell'esperanto").