Ha intrapreso la carriera di fotografo all'età di 23 anni. Nel 1993 diventa assistente del noto fotografo Giovanni Cozzi. La prima pubblicazione importante arriva nel 1996 con il settimanale Max, è un servizio fotografico ad Alessandro Gassman. Da allora Dobici si impone come ritrattista, amato dai più noti personaggi del mondo dello spettacolo, della cultura e della politica.
Nel 1996 realizza le fotografie di scena del film di Bigas LunaBambola. Trovandosi sul set, la rivista Ciak lo invita a realizzare un servizio di ritratti al regista che rimane colpito dal lavoro di Dobici e lo vuole ancora come fotografo di scena nei film La cameriera del Titanic, con Aitana Sanchez Gijon, e Volaverunt con Penélope Cruz.
Nel 1996 diventa il fotografo ufficiale di Claudio Baglioni.[4]
Nel 1998 esce C’era un cavaliere in bianco e nero, pubblicato da Mondadori con oltre 250 fotografie di Baglioni tra ritratti e fotografie riprese durante i tour del cantante. Dobici firma anche la direzione creativa del volume insieme a Guido Tognetti.
Dal 2004 al 2006 insegna fotografia alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università La Sapienza di Roma.
Nel giugno 2017 è il primo fotografo italiano ad esporre le sue foto a Cuba.[5][6][7]
Mostre
La mostra “AlessandroDobici, vent’anni di fotografia” è stata esposta a L’Avana, Cuba, presso l’Istituto Cubano de Amistad con los Pueblos dal 3 al 30 giugno 2017.[8][9]
Ha esposto le sue opere nel 2018 presso il Chiostro del Bramante a Roma,[10] nel 2019 a Palermo presso il Real Albergo dei Poveri[11] e nel 2019 presso la Chiesa di San Calogero a Nicosia in Sicilia.[12]
«L'indagine di Dobici è rivolta essenzialmente all’individuo. Ritratti in studio e personaggi ambientati nella natura. I soggetti, isolati e strappati dal loro contesto sociale, per indirizzare l’attenzione sulle loro caratteristiche più intime. Nei volti di quelle celebrità o personaggi anonimi, grazie alla sua capacità introspettiva, sa cogliere l’attimo, il moto, l’espressione in cui l'esperienza ha lasciato i segni della
condizione umana, comune a tutti noi. I grandi paesaggi, con sconfinate vedute, e gli scorci urbani, situazioni ambientali opposte che, tuttavia, rappresentano l’habitat dell’uomo, sono gli altri temi che Dobici affronta con singolare qualità estetica, e coerenza di ricerca.»
(Giuliana Scimè, Storica e critica della fotografia, curatrice del progetto espositivo)
Documentario
Nel 2018 la RAI realizza un documentario biografico sulla sua vita e il suo lavoro. A gennaio 2019 viene trasmesso in prima serata su Rai 5.[13]
Pubblicazioni
Autore e fotografo:
C'era un cavaliere bianco e nero - libro fotografico (Mondadori, 1998)