Il siero di Bogomolez si preparava iniettando in un animale (di regola il cavallo) una miscela di tessuti umani (soprattutto midollo osseo e milza) che provocava la formazione, nel sangue dell'animale stesso, di anticorpi attivi verso i tessuti iniettati. Dal sangue dell'animale si estraeva il siero contenente tali anticorpi, il quale a sua volta veniva iniettato nel paziente.
Questo preparato, che subito diventò famoso come un nuovo "siero di giovinezza", si rivelò tuttavia di scarsa efficacia.
Benché Bogomolec sia noto soprattutto per il siero che porta il suo nome, egli merita di essere meglio ricordato per le sue ricerche nei campi dell'endocrinologia, dell'immunità e della gerontologia.