Durante il corso degli anni cinquanta, Ray godette di una certa notorietà sugli schermi, grazie a una serie di ruoli di rude soldato in film bellici quali Prima dell'uragano (1955) di Raoul Walsh, Uomini in guerra (1957) di Anthony Mann, e Il nudo e il morto (1958), ancora di Walsh, tratto da un celebre romanzo di Norman Mailer. Ma fu altrettanto efficace nel ruolo di Albert, l'affabile detenuto di Non siamo angeli (1955), gradevole commedia interpretata accanto a Humphrey Bogart e Peter Ustinov, con i quali formò il terzetto di romantici e amabili forzati che la vigilia di Natale evadono da un carcere dell'Isola del Diavolo e trovano ospitalità presso una famiglia di Caienna, aiutandola negli affari e a liberarsi dagli avidi e dispotici parenti, appena giunti dall'Europa.
Attore dalla recitazione istintiva[1], di costituzione virile e robusta, con un particolare tono di voce stridula, Ray si specializzò nei ruoli di personaggi grezzi, muscolosi ma amabili. In oltre quarant'anni di carriera apparve in più di sessanta film, pur di qualità sempre più modesta con il trascorrere degli anni, con ruoli da comprimario che egli si trovò a dover accettare per far fronte a pressanti problemi finanziari[1].
Si sposò tre volte: dal matrimonio con Shirley Green (1947-1953) ebbe un figlio. Il secondo matrimonio con l'attrice Jeff Donnell durò dal 1954 al 1956. Dal terzo matrimonio (1960-1967) con la produttrice e responsabile di casting Johanna Bennett, Ray ebbe tre figli, di cui uno, Eric DaRe, è diventato anch'egli un attore di cinema.