La famiglia Martin-Franklin è originaria della Savoia: essi avevano optato per la cittadinanza italiana al momento della cessione di quella regione alla Francia, pur conservando le loro proprietà a Chambéry [1]. Ernesto Martin-Franklin, padre di Alberto, aveva percorso una brillante carriera nella Regia Marina fino a raggiungere il grado di vice-ammiraglio e di aiutante da campo del re Umberto I[2].
Nato a Napoli, Alberto si addottorò in diritto all'Università di Roma il 15 luglio 1898. Il 14 febbraio 1900 entrò in diplomazia ricoprendo specie in periodi difficili, cariche importanti a Parigi, ove nel 1903 fu segretario della Conferenza Sanitaria Internazionale. Passò a Londra nel 1904 come Segretario di legazione rimanendovi fino al 1907. Successivamente presta servizio nelle sedi di Berlino e Budapest.[3]
Viene collocato a riposo nel 1932 e nel 1933 è nominato senatore.[3]
Il Re Vittorio Emanuele III in riconoscimento di eminenti servigi concedeva, con suo decreto Reale del 15 aprile e RR.PP.LL. del 25 giugno 1926, il titolo ereditario di conte per primogenitura a S.E. Alberto di Ernesto. Con altro Decreto reale del 15 aprile e RR.LL.PP. Sua Maestà rinnovava a favore dei maschi e femmine discendenti da Ernesto il titolo di nobile [5].
^ Ificrate Bilancini, Umberto I. Il re leale, l’eroe della carità (Diario illustrato dal 14 marzo 1893 al 14 marzo 1894), Roma, 1894, p. 62.
^ab Università degli Studi di Lecce, La formazione della diplomazia nazionale (1861-1915) Repertorio bio-bibliografico dei funzionari del Ministero degli Affari Esteri, Roma, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, 1987. pp. 470-471.
^Chi è? Dizionario degli Italiani d'oggi, Roma, Formìggini, 1928, p. 316.