Aicardo, appartenente all'antica casata dei da Cornazzano, nel 1160 fu nominato canonico del Capitolo della Cattedrale di Parma[2] e nel 1163 fu insediato sulla cattedra di vescovo della Parma, dopo che l'imperatore Federico Barbarossa, reduce dalle conquiste seguite all'Assedio di Milano, riprese possesso anche della Corte Regia parmense abbandonata dai suoi precursori e occupata dal potere vescovile.[3]
Aicardo era uno stretto parente di Gerardo (IV) da Cornazzano,[4] valoroso capitano d’armi che al comando delle forze fornite dalla città di Parma, schierato con gli imperiali, agli ordini diretti del Barbarossa, aveva partecipato l’anno precedente alla conquista di Milano, ricevendo la resa degli abitanti del quartiere di Porta Romana. Lo storico Affò reputa il vescovo Aicardo e il condottiero Gerardo “fors’anche fratelli.”.[5]
L’anno seguente, nel 1164, Aicardo, cumulò nella sua persona anche il titolo e le funzioni di podestà imperiale.
Quella commistione di potere episcopale e civile, per quanto forte per l’appoggio imperiale, fu effimera e durò poco più di un lustro. Nominato cardinale prete da Vittore IV, Aicardo da Cornazzano finì deposto come scismatico nel 1170.
Perse le alte cariche, riuscì tuttavia a conservare, in forza presumibilmente dell'influenza dell'imperatore, solo la carica di Prevosto della Chiesa di Parma, ossia "Maioris Ecclesie Parmensis prepositus ac minister", nelle cui vesti compare in una querela del Capitolo, datata 1178, al cardinale Laborante di S. Maria in Portico, legato pontificio. Dopo quell’anno di Aicardo da Cornazzano si perde ogni traccia.
Note
^Atlante di Golese, su arcigolese.altervista.org. URL consultato il 12 agosto 2018.
^Cfr. R. Greci (a cura di), Origini, sviluppi e crisi del comune, in Idem (a cura di), Storia di Parma, III, I, Parma 2010, pp. 115-168.
^La vicenda storica della casata da Cornazzano, è stata ricostruita, con l'aggiornamento delle Tavole genealogiche, nel volume, edito a cura della Deputazione di Storia Patria per le Province Parmensi, di P. Cont, "I Terzi di Parma, Sissa e Fermo", Prefazione di Marco Gentile ("Fonti e Studi", serie I, XXI), Parma 2017.
^«Gherardo da Cornazzano, il quale aveva colle truppe di Parma combattuto per l’Imperadore, e fu uno de' Capitani delegati a ricevere il giuramento di sommissione da quel popolo infelice, divenuto essendo caro al Monarca, giovò sicuramente in que' tempi moltissimo all'onor di sua Patria, ed al vantaggio del Preposto Aicardo suo parente, e fors'anche fratello. Cfr. I. Affò, Storia della città di Parma, II, cit., p. 216.
Bibliografia
Ireneo Affò, Storia della città di Parma, II, Parma, Stamperia Carmignani, 1793.
Bonaventura Angeli, La historia della citta di Parma, et la descrittione del fiume Parma, Parma, appresso Erasmo Viotto, 1591.
Francesco Cherbi, Le grandi epoche sacre diplomatiche, II, Parma, Stamperia Carmignani, 1837.