Mentre attivo come giornalista al Tribune, Atkins fu tra i finalisti del Premio Pulitzer per una serie di articoli basati su un'indagine di un delitto passato e dimenticato degli anni 1950.[2] La storia divenne poi la trama del suo popolare romanzo White Shadow (2006), ben accolto anche da autori e critici.[2] Nei suoi successivi romanzi, Wicked City e Devil’s Garden, Atkins ha continuato questo tipo di narrazione, con uno stile che è stato paragonato a quello di giallisti come Dennis Lehane e George Pelecanos.[2]
In aprile 2011, la famiglia del defunto scrittore Robert B. Parker (Joan e i due figli Daniel e David) hanno deciso, insieme agli editori del famoso autore, di far continuare ad Atkins la serie del detective privato Spenser.[3]
Atkins vive in una fattoria di origini storiche alla periferia di Oxford (Mississippi) con la famiglia. Si è laureato presso la Università di Auburn nel 1994 e ha fatto parte della squadra di football di questa università nel 1992 e 1993; è apparso sulla copertina di Sports Illustrated mentre commemora la vittoria dei Tigers (11-0) del 1993, indossando la rispettiva maglietta col numero 99.[4]
^(EN) Brad Barnes, A Q and A with author Ace Atkins, su ledger-enquirer.com, Columbus Ledger-Enquirer, 14 aprile 2008. URL consultato il 29 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 27 gennaio 2013).