L’Accademia di Belle Arti, più precisamente, il Regio Istituto di Belle Arti nel 1932 mediante un decreto ministeriale assunse il nome di Istituto Provinciale d’Arte di Siena, cui direttore fu l’architetto futurista Virgilio Marchi. Nel 1959 l’Istituto mutò nuovamente denominazione in Istituto Statale d’Arte “Duccio di Buoninsegna”, sotto la direzione dell’architetto Primo Giusti. Da allora, alla presidenza e direzione dell'istituto si susseguirono personalità quali Enzo Carli, Otello Chiti e Plinio Tammaro. Infine, con l'entrata in vigore della riforma Gelmini, dal 2010 l'istituto divenne un liceo artistico[1][2], succursale dell'Istituto di istruzione superiore "Enea Silvio Piccolomini"[3][4].