L'Accademia degli Incolti è stata un'istituzione fondata il 10 dicembre 1658[1][2] da padre Giuseppe Pennazzi presso il Collegio Nazareno di Roma, con intenti scientifici, letterari ed artistici, da principio per interessi d'integrazione della didattica. L'Accademia è a Roma, ospitata all'interno del Palazzo del Collegio Nazareno in Via del Nazareno.
I membri dell'Accademia, in origine allievi del Collegio Nazareno, si riunivano per comporre e recitare poesie, poi anche saggi in prosa. Al loro accoglimento nel sodalizio dovevano donare un quadro simboleggiante i loro proponimenti pel futuro: i quadri conservati hanno formato la quadreria depositata presso il collegio[3].
Ne conosciamo l'organizzazione grazie al manoscritto del 1665-1666: le cariche ufficiali, elettive e di durata annuale, erano il "principe", due "assistenti", un "soprintendente" e un "segretario"; il "direttore scolopio" era nominato dal rettore del collegio. Protettrice dell'accademia era la Vergine di Loreto. I componimenti poetici e letterari, gli studi e le memorie scientifiche venivano conservate.
Subì un'interruzione durante la giacobina Repubblica Romana, quando molti accademici ricoprirono delle magistrature, mentre operò nella Roma co-capitale dell'Impero Napoleonico, allorché il Collegio Nazareno fu aggregato, pur mantenendosi autonomo, all'Università Imperiale. Dopo che Roma divenne Capitale del Regno d'Italia, nel 1870, l'Accademia svolse i suoi lavori sino al 1898, quando vennero sospesi.
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Motivo: le due fonti (Nazareno e Senato) danno date diverse per la ricostituzione, e secondo la prima l'associazione non è più attiva. La rilevanza di questo nuovo periodo sembra minima e mancano fonti adeguate. A margine, la sezione è poco neutrale, contiene probabilmente ingiusto rilievo e forse contenuti promozionali
Secondo alcune fonti l'accademia venne ricostituita nel 1978[1], con annessa attività editoriale, dapprima in proprio poi dal 1978 al 1996 poi a una omonima società controllata omonima, quindi dal 2004 al 2017 alla Gaffi editore, dal 2018 le sue pubblicazioni tornano nella sua gestione in coedizione con le Edizioni Italo Svevo.[4]. L'Accademia, oggi, è riconosciuta dal Ministero delle Finanze come Onlus. Essa si occupa di varie questioni sociali, quali la promozione dei diritti umani e la lotta all'usura e ad ogni forma di disagio economico; organizza incontri culturali di vario genere, ispirati al rispetto di tutte le credenze religiose, alla libertà di pensiero e di ricerca filosofica e scientifica, all'educazione dei sentimenti dell'anima, all'illuminazione ed elevazione dello spirito.
Gli Incolti hanno contribuito alla catalogazione dei libri antichi della biblioteca del Collegio Nazareno e alla ristampa anastatica di diverse cinquecentine e seicentine conservate nel fondo antico e nel fondo Maffuto. Le edizioni dell'Accademia riguardano argomenti scientifici, letterari, artistici e sociali. Dal 2023 è stata avviata la pubblicazione di una nuova collana di Saggi degli Accademici Incolti, diretta da Massimo Frana. Il 27 maggio 2021, per ottemperare alle norme di legge relative agli enti del terzo settore, l'assemblea dei soci ha adeguato lo statuto sostituendo la figura del Principe (rappresentante legale) con quella del Rettore.
^Alcuni dei dipinti, per la maggior parte tuttora conservati il Nazareno, sono stati esposti in una mostra presso l'accademia di San Luca nel 2004 ( Il ritratto segreto. URL consultato il 27 febbraio 2010 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016)., scheda della mostra sul sito Artkey (teknemedia.net).
A. Negro, Il ritratto segreto. Miti e simboli nella quadreria dell'Accademia degli Incolti al Collegio Nazareno, una collezione sconosciuta del Sei e Settecento romano, Campisano editore, 2004 ISBN 8888168176