Nel 1973 il Ministero della difesagiapponese assegnò al Technical Research and Development Institute (TRDI) lo studio per un missile antinave aviolanciabile da prodursi sul territorio nazionale a cura della Mitsubishi Heavy Industries.[2] Questo nuovo ordigno venne denominato Type 80 Air-to-Ship-Missile[3] (in lingua giapponeseHachimaru shiki kūtaikan yūdōdan), e i primi prototipi apparvero nel 1977 con la designazione XASM-1.[2] Il primo lancio operativo contro la vecchia fregataKaya[N 3] avvenne il 13 giugno 1979, ed ebbe pieno successo, portando all'affondamento della nave.[4] L'arma entrò in servizio operativo nella Forza di autodifesa aerea nel corso del 1980, assegnata ai cacciabombardieriMitsubishi F-1.[2] La produzione, svoltasi tra il 1980 e il 1996, portò alla realizzazione di 350 esemplari dell'ASM-1.[5]
Descrizione tecnica
Il missile aria-superficie antinave aviolanciabile Mitsubishi ASM-1 ha una lunghezza di 4 m, un diametro di 35 cm, una apertura alare di 1,2 m, e un peso al lancio di 600 kg.[6] La testata bellica semiperforante è costituita da una carica di 150 kg di esplosivo ad alto potenziale (HE), e ha la capacità di penetrare all'interno del bersaglio prima di esplodere.[6] Il propulsore è costituito da un motore a razzo a propellente solido che permette all'arma di raggiungere una velocità massima di 1.100 km/h (Mach 0,9), e una gittata di 50 km.[6] Il sistema di guida prevede la navigazione inerziale nella parte intermedia del volo, e un radarARH (Active Radar Homing) installato nell'ogiva del missile per la parte terminale.[6] il missile è caratterizzato da un profilo di volo sea-skimming a un'altitudine di 5 m sulla superficie del mare.[7]
Impiego operativo
Nel corso degli anni il suo impiego fu esteso anche ai cacciabombardieri McDonnell Douglas F-4EJ Kai. Per l'impiego a bordo dei pattugliatori marittimi Lockheed P-3C Orion a partire dal 1986 fu sviluppata una apposita versione, denominata ASM-1C (Type 91), equipaggiata con un turbogetto Mitsubishi TJM2, peso di 510 kg, e carica bellica più grande, arrivando a 260 kg.[6] La velocità massima toccava i 1.150 km/h, mentre la gittata arrivava a 150 km. Il sistema di guida era uguale a quello del precedente ASM-1.[6] La versione ASM-1C è stata in seguito adottata anche dal pattugliatore marittimo quadrigetto Kawasaki P-1.
Versioni
ASM-1C: versione destinata all'impiego sugli aerei da pattugliamento marittimo giapponesi, come il Lockheed P-3C Orion e il Kawasaki P-1. Questa versione è stata migliorata con l'adozione della propulsione a turbogetto e un raggio d'azione aumentato a 150 km.[6]
^Si tratta di una versione migliorata con propulsione a turbogetto, raggio d'azione aumentato a 100-180 km, sistema di guida a infrarossi e testata esplosiva più potente (225 kg di esplosivo ad alto potenziale).
^Si tratta di una versione lanciabile da terra, specificamente sviluppata per il sistema antinave terrestre Type 88 (veicolo TEL con sei lanciatori per i missili); propulsione a turbogetto con raggio compreso tra i 150 e i 200 km, sistema di guida a radar attivo e testata da 225 kg di esplosivo ad alto potenziale.
^Si trattava di una fregata americana classe Tacoma, trasferita al Giappone.
Fonti
^(EN) ASM-1, su weaponsystems.net. URL consultato l'11 novembre 2018.
(EN) Christopher Chant, A Compendium of Armaments and Military Hardware, Abingdon, Routledge, 2014, ISBN1-13464-668-2.
(EN) Reinhard Drifte, Arms Production In Japan: The Military Applications Of Civilian Technology, New York, Routledge, 2019.
(EN) Joint Economic Committee Congress of the United States, Japan's Economic Challenge: Study Papers, Washington DC, US Government Printing Office, 1990.
Periodici
Cristiano Martorella, L'aereo antisom Kawasaki P-1, in Panorama Difesa, n. 377, Firenze, Ed.A.I. S.r.l., agosto-settembre 2018, pp. 58-67.
Cristiano Martorella, La crescita dei missili antinave giapponesi, in Panorama Difesa, n. 389, Firenze, Ed.A.I. S.r.l., ottobre 2019, pp. 40-49.