Il pezzo fu accettato dalla marina nel 1914 come "3 in/40 Type 3" e entrò in servizio nel 1916; con la standardizzazione sul sistema metrico, il 5 ottobre 1917 esso ricevette la nuova denominazione "8 cm/40 Type 3", con il calibro arrotondato al centimetro. Nel 1922, undicesimo anno di regno di Taishō, fu accettata la versione migliorata "8 cm/40 Type 11", entrata in servizio nel 1926. Durante la seconda guerra mondiale entrambi i modelli operarono sia imbarcati su diverse classi di incrociatori e cacciatorpediniere che nelle difese terrestri.[1]
Nel 1928 la marina accettò il "8 cm/40 Type 88", versione ottimizzata per l'installazione sulla coperta dei sommergibili.[1] Il nome era dovuto all'anno di adozione da parte della marina, anno imperiale 2588, corrispondente al 1928 del calendario gregoriano.[2]
Tecnica
La bocca da fuoco del Type 3 pesava da sola 600 kg ed era lunga 3,2 metri. Le canne Type I e II avevano una rigatura destrorsa costante a 16 principi, mentre sulle canne Type III, IV e VII la rigatura era a 24 principi. La vita utile della canna era di 1.200-2.000 colpi. La bocca da fuoco, dotata di un voluminoso sistema di rinculo sovrastante la canna ed otturatore a cuneo orizzontale, era incavalcata su affusto a piedistallo singolo, pesante 3,35 t, con brandeggio ed elevazione manuale. La gittata massima con alzo 45° era di 10,8 km; il tiro utile antiaereo alla massima volata era di 7,5 km.[1]
Il pezzo utilizzava munizioni fisse a cartoccio proietto; la munizione completa era lunga 282 mm e pesava 9,25 kg, dei quali 5,99 kg costituiti dalla granataHE (con 0,48 kg di esplosivo) e 0,9 kg dalla carica di lancio di C-3. Era disponibile anche una particolare munizione antisommergibile, lunga 285 mm, con velocità alla volata di 250 m/s ed una gittata di 3.200 m. Poteva penetrare per 8 m nell'acqua, quota periscopio dei sommergibili del tempo, e forare 25 mm di lamiera d'acciaio.[1]