In seguito il pezzo entrò in servizio anche nella Royal Navy su tre classi di pre-dreadnought in tempo per essere utilizzato nella prima guerra mondiale. Durante la guerra diverse bocche da fuoco vennero convertite in cannoni ferroviari. Dopo la fine del conflitto il cannone fu usato sui sommergibili monitori classe M.
Il cannone fu acquistato anche della Regia Marina italiana, che lo installò su due classi di navi da battaglia pre-dreadnought.
Storia
Sviluppo
Il cannone Type 41 venne prodotto da Elswick Ordnance Company, Vickers e Woolwich Arsenal come versione leggermente modificata del cannone da 12 pollici EOC G pattern, in uso sulle navi da battaglia inglesi contemporanee.
Servizio in Giappone
Il Giappone acquistò in totale 44 cannoni 12 in/40 Type 41 per armare le quattro navi delle classi Fuji e Shikishima e le navi da battaglia Asahi e Mikasa, ognuna con due cannoni in installazione singola. Il cannone venne così designato il 25 dicembre 1908, nel 41º anno di regno dell'Imperatore Meiji. Successivamente, il 5 ottobre 1917, venne ridenominato 30 cm/40 Type 41 in seguito al processo di standardizzazione della Marina imperiale sul sistema metrico[2].
La Armstrong vendette una variante del suo pezzo da 12 in/40 al Regno d'Italia. I cannoni, realizzati anche su licenza dalla Ansaldo come "305/40", equipaggiarono le navi da battaglia classe classe Regina Margherita e Regina Elena. I pezzi che armavano la Classe Vittorio Emanuele tiravano un proietto più pesante da 417 kg.
Il pezzo era installato in torri singole sulle navi italiane e giapponesi, pesanti 122 tonnellate. Presso la Royal Navy venne invece installato in torri binate tipo BVI sulle navi Formidable, Implacable, London, Bulwark, Duncan, Montagu, Russell, Cornwallis, Queen e Prince of Wales; tipo BVII sulle Irresistible, Venerable, Exmouth ed Albermarle; tipo BVII(S) sulle navi classe King Edward VII. Questi impianti binati pesavano 187 tonnellate; avevano una elevazione di -3°/+13,5° ed un brandeggio di -150°/+150°; solo le torri tipo BVI richiedevano un angolo di caricamento di 4,5°. La riserva era di 105 colpi sulle King Edward VII, 80 colpi su tutte le altre[1].
L'installazione singola per sommergibile consentiva un'elevazione di -5°/+20° ed un angolo di tiro di -15°/+15°. Ogni sommergibile trasportava 40 colpi[1].
D. K. Brown, Warrior to Dreadnought: Warship Development, 1860-1905, Book Sales, 2003, ISBN1-84067-529-2.
D. K. Brown, The Grand Fleet: Warship Design and Development, 1906-1922, Caxton Editions, 2003, ISBN978-1-84067-531-3.
Gardiner Robert e Andrew Lambert (a cura di), Steam, Steel and Shellfire: The Steam Warship, 1815-1905, Conway's History of the Ship, Book Sales, ISBN978-0-7858-1413-9.