Per la prima volta il calendario viene stilato con gare di andata e ritorno, ma il campionato non può né avere troppe squadre partecipanti né essere così gestito da tutte le squadre che fino all'anno precedente disputavano non più di 6 partite a stagione.
Non tutte le squadre iscritte al campionato precedente hanno i mezzi e le calciatrici per potersi organizzare e gestire una stagione calcistica praticamente raddoppiata e, proprio per questo motivo, si moltiplicano le rinunce a disputare le gare secondo calendario.
È il cambiamento epocale che porterà le società islandesi a migliorare la qualità delle calciatrici a cui è chiesto un più lungo impegno durante la bella stagione.
Formula
Girone unico all'italiana con gare di andata/ritorno a specchio, ma non sono ancora previste retrocessioni in una categoria inferiore.
Girone unico
Squadre partecipanti
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^abcdeSecondo il regolamento islandese dell'epoca le partite non disputate per rinuncia (anche per i campionati maschili) venivano calcolate in classifica iscrivendo uno 0-0 nelle reti fatte e subite assegnando poi la vittoria e i due punti a chi si presentava in campo. Entrambi i libri di Víðir Sigurðsson rispondono appieno a questo regolamento mentre il sito della KSÍ, fatto 30 anni dopo, ha disatteso i propri regolamenti inserendo tranquillamente 0-3 a tavolino per ogni partita (per un'epoca in cui gli 0-3 non esistevano) ricalcolando le reti fatte e subite (!).
Bibliografia
Víðir Sigurðsson, Íslensk knattspyrna 1993, Reykjavík, Skjaldborg, p. 151.
Víðir Sigurðsson e Sigurður Á. Friðþjófsson, Knattspyrna í heila öld 1895-1996, Reykjavík, KSÍ, p. 240.