Fra il 1987 e il 1989, tra le file della squadra colombiana Postóbon-Manzana, si mise in luce nelle corse a tappe open del proprio paese – come il Clásico RCN e la Vuelta a Colombia, con vittorie di tappe e nella classifica generale – ma anche nelle competizioni spagnole, con il terzo posto nel Trofeo Masferrer e il quinto nella Setmana Catalana del 1989.
Nel 1990, con la stessa formazione, partecipò alla Vuelta a España: nella corsa spagnola arrivò diciassettesimo nella classifica generale, oltre a concludere secondo sia nella classifica degli scalatori (dietro al connazionale Martín Farfán) che nell'undicesima tappa, battuto dallo spagnolo Carlos Hernández. Quell'anno fu inoltre al via del Critérium du Dauphiné Libéré, competizione che concluse sul gradino più basso del podio riuscendo anche a vincere una tappa e la classifica dei giovani.
L'anno dopo sfiorò nuovamente il successo alla Vuelta a España, arrivando secondo nella sedicesima tappa dietro l'olandese Tom Cordes; sempre in Spagna vinse la Vuelta a Murcia, ottenendo poi altri successi in corse colombiane. Nel 1993 prese parte al suo primo Giro d'Italia, ma concluse lontano dalle prime posizioni.
Fu invece in evidenza al Tour de France 1993. In quell'edizione della Grande Boucle, dopo il secondo posto nella frazione di Serre Chevalier, dietro a Tony Rominger ma davanti a Indurain e Jaskuła, si classifico infatti al quarto posto assoluto, ottenendo il suo miglior risultato in una grande corsa a tappe. In settembre vinse poi la Volta Ciclista a Catalunya, mentre in stagione fu anche quarto nell'Escalada a Montjuïc e terzo nella Vuelta a Galicia.
1994-1997: gli ultimi anni
Nel 1994 prese parte nuovamente al Giro d'Italia ma nuovamente non ottenne piazzamenti, come anche al Tour de France. Chiuse la stagione con il successo nella classifica finale della Route du Sud, per quello che sarà anche il suo ultimo successo in carriera.
Nel 1995 fu sedicesimo nella classifica generale del Tour de France, un'edizione che vide la morte dell'italiano Fabio Casartelli, suo compagno di squadra nell'americana Motorola Cycling Team. In quella stagione fu anche ottavo nella classifica generale del Critérium du Dauphiné Libéré e nono nella Vuelta a Burgos. Saranno questi, oltre a un quinto posto nei campionati nazionali a cronometro nel 1997, gli ultimi suoi risultati di rilievo.
Dopo aver cessato l'attività di ciclista, si rimise a studiare diventando medico ed entrando, in questa nuova veste, nello staff della nazionale colombiana di ciclismo[senza fonte].